Chiesa Cattolica – Italiana

Guerra in Ucraina, bombe dalle navi russe su Odessa

Alessandro Di Bussolo e Guglielmo Gallone – Città del Vaticano 

Il terrore è arrivato dal mare, questa notte, per Odessa e Mariupol. Razzi lanciati dalle navi russe presenti nel Mar Nero, hanno bombardato prima il grande porto nel sud-ovest dell’Ucraina, provocando almeno due feriti, e poi la città-martire più ad Est, assediata da giorni. Ieri da Mariupol altri 20mila sfollati hanno potuto mettersi in salvo attraverso un corridoio umanitario, ma 300mila restano intrappolati, soprattutto anziani, che hanno lasciato la precedenza ai più giovani. Nella notte è stata colpita la stazione dei treni di Zaporizhzhia, dove si trova la più grande centrale nucleare d’Europa. 

I giornalisti uccisi 

Ieri altri due giornalisti hanno perso la vita in Ucraina: il cameraman di Fox News ,Pierre Zakrzewski e la producer ucraina Alexandra Kuvshinova, uccisi forse da una granata, a Gorenki, vicino a Kiev, mentre è rimasto gravemente ferito il corrispondente della tv americana Benjamin Hall, cui è stata amputata parte di una gamba. Salgono così a cinque le vittime dell’informazione in questa guerra, dopo il filmaker americano e due giornalisti ucraini morti nei giorni scorsi a Kiev e Mykolayiv. Sono almeno 35 i giornalisti feriti in tre settimane di conflitto. 

Il lavoro della diplomazia

“Abbiamo capito che l’Ucraina non diventerà un membro della Nato”. Questa la dichiarazione di ieri del presidente ucraino Zelensky. Poco dopo, a Kiev sono arrivati tre premier europei: Jansa per la Slovenia, Morawiecki per la Polonia e Fiala per la Repubblica Ceca. I tre hanno ribadito “l’inequivocabile sostegno dell’Unione europea per la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”, chiedendo che a Kiev sia concesso lo status di candidato. Il ministro degli esteri della Turchia è dalla tarda serata di martedì a Mosca e, domani, andrà a Kiev.

I negoziati

Nel frattempo, ieri si è tenuto il quarto round di negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Se il processo è “molto difficile”, i diplomatici ucraini hanno dichiarato che “c’è spazio per il compromesso” e parlano di “cauto ottimismo”. I colloqui riprendono oggi, insieme ad altri appuntamenti diplomatici. Il presidente ucraino Zelensky parlerà al Congresso degli Stati Uniti e, dopo di lui, interverrà il presidente Biden. Sul fronte europeo, Bruxelles ha deciso di espellere la Russia dal Consiglio d’Europa. Nulla di fatto dopo il colloquio telefonico di ieri tra il presidente russo Putin e il presidente del Consiglio dell’Unione Europea, Michel.

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