Gli Stati Uniti riconoscono le norme finanziarie vaticane sulla verifica del cliente

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Le leggi dello Stato della Città del Vaticano e della Santa Sede che negli ultimi anni hanno rafforzato la trasparenza e la vigilanza in materia finanziaria stanno continuano ad ottenendo ottenere riconoscimenti a livello internazionale. È stato pubblicato nei giorni scorsi quello dell’Internal Revenue Service, il servizio delle entrate del Governo degli Stati Uniti, che si occupa di riscuotere delle tasse federali. Il Vaticano è ora segnalato tra le giurisdizioni che hanno delle con regole di verifica in materia di sicurezza finanziaria conformi ai migliori parametri internazionali: gli Stati Uniti hanno dunque riconosciuto che la normativa vaticana in materia di adeguata verifica del cliente è equivalente a quella loro.

Nell’allegato specifico dedicato alla Santa Sede e allo Stato della Città del Vaticano vengono citate esplicitamente le leggi e i regolamenti che disciplinano in Vaticano la raccolta  requisiti per ottenere della documentazione necessaria per che confermare inequivocabilmente l’identità dei titolari dei conti. La Legge n. XVIII dell’8 ottobre 2013, come modificata dalla Legge n. CCXLVII del 19 giugno 2018 e dal Decreto n. CCCLXXII del 9 ottobre 2020 (“Legge sulla trasparenza”). Sono poi citati l’articolo 421 bis del Codice penale, come modificato dall’art. 5 del Decreto CCCXXIX, del 1° ottobre 2019, sul riciclaggio, e il Regolamento n. 4 dell’Autorità di Vigilanza e Informazione Finanziaria.