Gambetti: Pietro, l’uomo e il santo, una luce per la Chiesa

Vatican News

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Suoni, immagini, parole. Il fascino dei capolavori vaticani e la tridimensionalità ottenuta attraverso le nuove tecnologie raccontano sulla facciata della Basilica di San Pietro, nel cuore della cristianità, la vita del pescatore di Galilea, pietra su cui Gesù ha fondato la Chiesa.

“Seguimi. La vita di Pietro” Guarda il teaser

Raccontare la Chiesa attraverso Pietro

Il video mapping Seguimi. La vita di Pietro, lungo 8 minuti, sarà proiettato fino al 16 ottobre ogni sera dalle 21 alle 23.  La serata inaugurale del 2 ottobre si svolge alle 20 e, presentata da Milly Carlucci, prevede dopo il saluto del cardinale Mauro Gambetti, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, l’esibizione di Andrea Bocelli, ospite d’eccezione, che eseguirà fra gli altri brani The First Noel, tratto da suo nuovo album. Sul palco anche Flavio Insinna, voce narrante del videomapping. Il progetto multimediale è la prima tappa di una serie di itinerari di “Arte e Fede” promossi dalla Fabbrica di San Pietro, dal Capitolo di San Pietro, dalla Fondazione Fratelli Tutti e dalla Parrocchia di San Pietro. L’iniziativa inaugura in chiave artistica un percorso pastorale di accompagnamento alla visita della Basilica e al pellegrinaggio alla Tomba di Pietro. “Il desiderio – spiega il cardinale Gambetti – è quello di raccontare il volto della Chiesa attraverso la vita di Pietro”.

Ascolta l’intervista al cardinale Mauro Gambetti

“La vita di Pietro illumina la facciata della Basilica e la Basilica illumina la vita di Pietro. Il significato si può racchiudere in questa battuta perché è un intreccio: da un lato la Basilica ha custodito e custodisce la memoria di Pietro e il suo carisma; ma al contempo è la Basilica che viene illuminata dalla vita di Pietro. La Chiesa stessa trova in Pietro la chiave per decodificare la propria missione, la propria identità”.

 È un progetto che apre una strada ad un percorso è articolato in altre tappe. Può anticiparci  qualcosa?

Abbiamo pensato a diversi itinerari, diversi percorsi che sono in parte all’interno della Basilica e invitano a scoprire i significati di questa opera monumentale attraverso uno sguardo e una visione spirituale  della bellezza che custodisce. La bellezza apre alla dimensione spirituale. In programma anche alcune proposte di itinerari come  una “Via Petri” che, rifacendosi agli episodi narrati nelle Scritture, propone un itinerario di contemplazione da proporre ai  fedeli. Sul piano culturale dell’evangelizzazione della cultura sono previsti inoltre appuntamenti che abbiamo messo a fuoco insieme al cardinale Gianfranco Ravasi e che cominceranno il 25 ottobre e si snoderanno lungo i mesi fino alla Pasqua. L’idea è quella di proporre una lettura della figura di Pietro e del suo ministero affrontata da diverse angolature. Ancora: un altro percorso si svolge fuori dal Vaticano: nel Vicariato di Roma. Andremo alla riscoperta di quei luoghi e di quelle memorie di Pietro nella città di Roma. Insieme a quelle che ho elencato ci sono anche altre iniziative, che pian piano costruiremo, legate al volto mariano della Chiesa e di Pietro. Offriremo diversi spunti per poter cercare di entrare sempre di più nella bellezza della vita di quest’uomo e nella sua umanità.

Il percorso che proponete va ad arricchire l’esperienza del pellegrinaggio di chi giunge a Roma e quindi proietta già verso il Giubileo del 2025. Il videomapping,  nello specifico, unisce moderno e antico, nuove tecnologie e il patrimonio artistico di valore immenso presente in Vaticano. Il connubio tra antico e moderno vuole testimoniare l’attualità e la vitalità del messaggio di Pietro. In senso più ampio potremmo dire l’attualità del Vangelo?

Sì, è così. Si rivolge tutto questo ai visitatori perché tutti possano arrivare a vivere un’esperienza da pellegrini, anche se magari come turisti. Tutti possano cogliere l’anima del turismo che in fin dei conti è l’esperienza del luogo in cui uno si reca come visitatore.  Ci rivolgiamo anche ai romani, pensiamo anche a loro, perché possano vivere quella che è la caratteristica di ogni uomo, in particolare ogni cristiano: pellegrino e forestiero in questo mondo, in cammino verso una meta. Per comunicare nel modo più comprensibile, abbiamo cercato effettivamente di fondere  insieme l’antico e il moderno perché crediamo che ci siano degli elementi preziosissimi e bellissimi contenuti nel modo con cui i nostri padri hanno trasmesso il messaggio: ad esempio l’iconografia e l’architettura. Ma crediamo anche che ci siamo dei modi moderni che hanno un’efficacia per l’uomo di oggi e che vanno assolutamente valorizzati. La tecnologia del videomapping mette insieme effettivamente immagini che sono conservate nella Basilica o nei Musei Vaticani, le rielabora e le ripropone con una modalità molto attuale.

Può anticiparci qualcosa della serata inaugurale in programma domenica 2 ottobre alle 20.00 in Piazza San Pietro?   

Abbiamo voluto dare rilievo a questo avvio e siamo grati perché davvero con gratuità e disponibilità alcuni artisti si sono mostrati pronti ad intervenire: ci sarà Milly Carlucci a presentare. Andrea Bocelli presta la sua voce per far risuonare note che elevano l’anima. Infine l’attore Flavio Insinna che ha dato la voce a Pietro nella narrazione del videomapping, interverrà per introdurre la prima proiezione di questo prodotto che crediamo sia veramente molto coinvolgente.

 Qual’è l’auspicio pensando alla proiezione del videomapping, ma più in generale alla serie di iniziative che state mettendo campo?

Che le persone possano conoscere l’umanità cristiana di Pietro che secondo me è affascinante e dice tanto alla nostra esistenza, all’umanità di oggi, segnata come Pietro da vulnerabilità, fragilità, prove, turbamenti, dubbi, ma anche da grandi slanci, generosità, passione, dal desiderio che ha animato sempre Pietro, ma che è ancora dentro al cuore del mondo di oggi: il desiderio di una risposta definitiva, totalizzante a quella sete di amore, di  infinito e di libertà che portiamo dentro. Questa sete si legge tra le righe sofferte del mondo d’oggi. Possano le persone attraverso la conoscenza della vita e della testimonianza di Pietro, come lui, arrivare a gustare questa  possibilità.