Fraternità umana, il Premio Zayed ai reali di Giordania e all’associazione Fokal di Haiti

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I reali della Giordania, re Abdullah II ibn Al Hussein e la regina Rania, e l’organizzazione umanitaria haitiana Fokal sono i vincitori del Premio Zayed 2022 ad Abu Dhabi. Ispirato al Documento sulla Fraternità Umana, siglato da Papa Francesco e dal grande imam di Al-Azhar nel 2019, il premio vuole essere un riconoscimento per chi ha contribuito alla costruzione di un mondo più pacifico e armonioso basato sui valori della fraternità umana.

I nomi dei premiati di quest’anno sono stati scelti da una giuria indipendente, composta da ex capi di stato, un premio Nobel per la pace ed esperti di dialogo interreligioso e interculturale provenienti da tutto il mondo.

La Giordania, esempio di accoglienza

Come leader del Regno Hashemita di Giordania, re Abdullah II è stato riconosciuto per il suo ruolo nel promuovere il dialogo interreligioso in tutta la regione del Medio Oriente, affrontando le divisioni tra i musulmani e favorendo relazioni armoniose tra Oriente e Occidente. La regina Rania è stata premiata per la sua appassionata difesa dei diritti dei rifugiati in tutto il mondo e per gli sforzi costanti per promuovere la tolleranza e l’accettazione attraverso iniziative filantropiche. Negli ultimi decenni, la Giordania ha aperto le sue porte a milioni di rifugiati e rimane uno dei pochi posti dove i rifugiati possono muoversi liberamente, ricevere istruzione e beneficiare dei servizi del governo.

A Fokal il merito di formare i giovani di Haiti

Fokal, organizzazione umanitaria fondata ad Haiti nel 1995, è stata riconosciuta dalla commissione come meritevole del premio per l’importante ruolo svolto nel formare la gioventù haitiana e nel sostenere le sue comunità laboriose a livello di base. L’organizzazione gestisce una vasta gamma di programmi e iniziative volte a servire il bene comune e costruire una società più prospera e armoniosa in uno dei Paesi più poveri del mondo e devastati da criminalità e calamità naturali.

Fonte di ispirazione per la fraternità umana

Commentando i premiati dell’edizione 2022 del Premio, il giudice Mohamed Abdelsalam, segretario generale del Comitato Superiore della Fraternità Umana, ha detto: “Il comitato giudicante del Premio Zayed per la Fraternità Umana ha condotto un esame degli sforzi umanitari delle oltre 200 personalità e istituzioni nominate quest’anno. Ogni candidato ha dimostrato di essere una fonte di ispirazione per la fraternità umana”.

Le motivazioni dei riconoscimenti 

Il segretario generale del Comitato Superiore della Fraternità Umana ha ricordato inoltre che “Re Abdullah II ha portato un messaggio di pace e amore nei decenni successivi” e “ha fatto grandi sforzi per preservare i luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme, e per accogliere i rifugiati all’interno del Regno Hashemita”. Il sovrano “ha presentato un modello di tolleranza nella regione, e sostiene il dialogo tra le religioni e le culture, creando un legame tra le culture orientali e occidentali”.  

Mentre la regina Rania, ha sottolineato il giudice, “è un modello di ruolo pionieristico per le donne arabe e ha contribuito notevolmente a dare potere alle ragazze giordane e a garantire i loro pieni diritti, oltre alle sue attività distinte nel servire i bambini e i rifugiati, indipendentemente dalla razza, dal sesso o dalla religione”.

Con la concessione del Premio Zayed alla Fokal, ha spiegato ancora Abdelsalam, “miriamo a presentare gli sforzi delle istituzioni e delle organizzazioni umanitarie per fornire modelli ispiratori per gli individui e le istituzioni di tutto il mondo per fare del loro meglio per promuovere i valori di fraternità, tolleranza e coesistenza”.

Il cardinale Ayuso sul premio Zayed

Ayuso: con il premio si trasmette un messaggio di fratellanza

“Una buona occasione”: così il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso da Abu Dhabi racconta l’importanza  del premio Zayed 2022 perché “ci offre la possibilità di trasmettere un messaggio di fratellanza al mondo intero”. “Il mondo – spiega – ha bisogno di fraternità e ci auguriamo che il dono di celebrare questo riconoscimento possa essere uno strumento perché ciascuno possa assumersi la responsabilità di promuovere la fratellanza umana, la convivenza comune e la pace mondiale”.