Francesco riceve il premier libanese: garantire pace e stabilità a tutta la regione

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Il Papa incontra Najib Mikati, ricevuto anche dala cardinale Parolin e da monsignor Gallagher: preoccupazione della Santa Sede per la crisi socio-economica e per lo stallo istituzionale, ribadita l’importanza della presenza dei cristiani

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Il Papa ha ricevuto stamattina in udienza il il Primo Ministro ad interim del Libano, Najib Mikati. A darne notizia è un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che informa anche che, successivamente, il capo del governo libanese ha incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato dall’arcivescovo Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

La preoccupazione per la situazione dei libanesi

Durante i colloqui, informa ancora la nota, è stata espressa la preoccupazione della Santa Sede per “la difficile situazione socio-economica che la popolazione libanese sta vivendo, aggravata dallo stallo istituzionale in cui versa il Paese, che attende con urgenza l’elezione di un nuovo Presidente della Repubblica”.

L’importanza della convivenza pacifica tra diverse fedi

Inoltre, si precisa, “nel sottolineare l’importanza dell’irrinunciabile presenza dei cristiani in Libano e in tutto il Medio Oriente, si è, altresì, ribadita la necessità che la convivenza pacifica tra i libanesi di diverse fedi venga rafforzata al fine di garantire pace e stabilità anche all’intera regione”.

I doni

Francesco, informa sempre la Sala Stampa vaticana, ha donato al premier Mikati un’opera in bronzo dal titolo “Amore sociale”, raffigurante un bimbo che aiuto un altro a rialzarsi, con la scritta “Amare Aiutare”; i volumi dei documenti papali; il Messaggio per la Pace di quest’anno; il Documento sulla Fratellanza Umana e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV. Il Primo Ministro ha donato al Papa un’acquasantiera in pietra con un’immagine della Madonna dei Dolori.