Francesco in volo verso il Bahrein, un viaggio nel segno della fraternità

Vatican News

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Dallo Stato meno esteso del mondo al piccolo Regno del Bahrein. Il 39.mo viaggio apostolico ha avuto inizio alle 9.45 con la partenza in aereo dall’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Il volo congiunge porzioni di regioni del mondo che hanno visto distendersi, nella storia, le prime traiettorie del cristianesimo. Francesco, il primo Pontefice a visitare il Bahrein, si reca in questo Paese del Golfo mediorientale, culla dell’islam sciita, su invito delle autorità civili ed ecclesiali. A portarlo ad Awali è un Airbus A330 di ITA Airways ad impatto ambientale zero CO2.

Nel Regno dei due mari

Il Bahrein è uno Stato insulare situato nel Golfo Arabico, tra l’Arabia Saudita e il Qatar. Il “Regno dei due mari”, dal significato del termine “Bahrein” in lingua araba, è un Paese insulare abitato da oltre un milione e mezzo di persone e costituito da un arcipelago di 33 isole. Durante la visita, Francesco si recherà nelle città di Awali e Manama. La stragrande maggioranza dei cristiani nel Paese, il 15% della popolazione, è composta da cittadini stranieri che vi risiedono per motivi di lavoro. Complessivamente, il 70% degli abitanti sono musulmani. I cattolici sono circa 161 mila.

Il primo giorno in Bahrein

All’aeroporto di Awali il Papa verrà accolto dal Re del Bahrein, dal Principe ereditario, da altri tre figli del sovrano e da un nipote. L’arrivo, alla “Sakhir Air Base”, è previsto alle ore alle 16.45 locali (le 14.45 in Italia). Dopo l’accoglienza ufficiale e la visita di cortesia al sovrano, il Re Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa, è in programma la cerimonia di benvenuto nel cortile del “Sakhir Royal Palace”, la residenza reale che si trova in una regione desertica a nord-est del villaggio di Zallaq e del circuito automobilistico che dal 2014 ospita il Gran Premio di Formula 1 e altre competizioni. L’ultimo evento della prima giornata di Francesco in Bahrein è l’incontro con le autorità, con la società civile e con il corpo diplomatico.

Ponti tra Oriente e Occidente

Il viaggio in Bahrein, in programma fino al 6 novembre, si snoda in un tempo scosso da vari conflitti, tra cui quello in Ucraina. La pace, di cui il mondo oggi ha estremo bisogno, è uno dei temi al centro di questa visita che si svolge in occasione del “Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence”, un incontro promosso per costruire ponti di dialogo tra Oriente e Occidente. Il Papa prenderà parte, nella giornata del 4 novembre, alla fase conclusiva di questo Forum. Altri eventi principali della visita nel Paese mediorientale, sono previsti il 5 novembre quando il Pontefice presiederà la Santa Messa e incontrerà i giovani. Il il 6 novembre, nella capitale Manama, è in programma l’incontro di preghiera con vescovi, sacerdoti e consacrati presso la Chiesa del Sacro Cuore. In questo luogo Francesco reciterà l’Angelus e poi tornerà ad Awali. Dopo la cerimonia di congedo, il Papa partirà per Roma.

Una visita all’insegna del dialogo

Il viaggio apostolico in Bahrein, un Paese dove convivono gruppi etnici e religiosi diversi, sarà scandito in particolare da due documenti. Il primo, in ordine cronologico, è il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza umana , firmato il 4 febbraio del 2019 dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi durante il viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti. Il secondo è la lettera enciclica Fratelli tutti pubblicata il 4 ottobre del 2020. “Il dialogo perseverante e coraggioso – si legge nell’enciclica – non fa notizia come gli scontri e i conflitti, eppure aiuta discretamente il mondo a vivere meglio, molto più di quanto possiamo rendercene conto”.

Un viaggio affidato a Maria

Alla vigilia del suo 39.mo viaggio apostolico, il Papa si è recato, come tradizione da inizio Pontificato, nella Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare ai piedi della icona Salus Populi Romani. In Bahrein, dove è stata consacrata il 10 dicembre del 2021 la cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, il Papa potrà vedere la statua della Madonna con il Bambino in braccio e fra le mani il Rosario. In questa Chiesa, un’oasi di grazia nel deserto che invita a volgere lo sguardo verso Maria, si terrà nella giornata del 4 novembre l’incontro ecumenico e la preghiera per la pace. 

Destinazione Bahrein

All’Angelus dello scorso primo novembre Papa Francesco ha sottolineato che quello in Bahrein è un “viaggio all’insegna del dialogo”: “Parteciperò infatti a un Forum – ha detto il Pontefice – che tematizza l’imprescindibile necessità che Oriente e Occidente… Chiedo a tutti di accompagnarmi con la preghiera, perché ogni incontro e avvenimento sia un’occasione proficua per sostenere, in nome di Dio, la causa della fraternità e della pace, di cui i nostri tempi hanno estremo e urgente bisogno”. Queste parole accompagnano il 39.mo viaggio apostolico. Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana – Vatican News, descrive i momenti che hanno preceduto la partenza per il Bahrein dall’aeroporto di Roma.

In partenza per Awali