Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
C’è l’appello a non perdersi d’animo alla base del Festival della Dottrina Sociale di Verona, presentato oggi in una conferenza stampa nella Sala degli Arazzi del Municipio della città scaligera. Come di consueto, l’atteso video messaggio di Papa Francesco aprirà la kermesse che quest’anno s’intitola “Audaci nella speranza, creativi con coraggio” e che si terrà dal 25 al 28 novembre presso il Palaexpo Veronafiere.
Al primo posto il bene comune
Questa è la nona edizione della manifestazione, organizzata da Fondazione Segni Nuovi, che guarda necessariamente alle conseguenze economico-sociali dell’emergenza sanitaria. “Forse – afferma Alberto Stizzoli, presidente della Fondazione Segni Nuovi, al microfono di Lucio Fasoli di Telepace – ci stiamo tutti bombardando di ottimismo per i fondi in arrivo e magari ci dimentichiamo che le cose fondamentali sono diverse”. La necessità è quella di mettere il bene comune al primo posto, lavorando sull’uomo per arrivare ad una coscienza sociale.
Audacia e creatività
Non significa lasciarsi alle spalle la pandemia, dimenticando quanto abbiamo vissuto e recuperando le nostre vite di prima, ma prendere atto della necessità di un cambiamento, in primis della percezione del nostro ruolo nel mondo. “In questo momento speranza è una parola chiave – dice monsignor Martino Signoretto, vicariato eEpiscopale per la cultura della diocesi di Verona – ma dobbiamo toglierla dall’ambiguità di chi si mette sulla poltrona e aspetta che le cose cambiano”. Insomma, serve audacia e creatività per guadare al futuro perché la speranza non è mero ottimismo o fiducia a livello superficiale: bisogna organizzarla, mantenendo lo sguardo sulla collettività.
Impresa e bene comune
Uno degli esempi del festival è il premio “Imprenditori per il Bene Comune”, istituito con il supporto di Cattolica Assicurazioni, che verrà assegnato venerdì 26 novembre. “Ci sono degli esempi di persone che si sono messe in gioco e che hanno saputo coniugare l’impresa come strumento e il bene comune come obiettivo – dichiara Adriano Tomba, segretario di Fondazione Cattolica Assicurazioni. Sono esperienze veramente interessanti, belle, ripetibili ed è uno spettacolo raccontare queste storie attraverso le interviste e i video”.
Dunque un approccio che punta alla concretezza, offrendo spunti, prospettive e possibili strade da approfondire e da seguire. Il tutto nel quadro delle tavole rotonde, spesso presentate dalla giornalista Safiria Leccese. E ce ne sono davvero tante inserite nel programma che si chiude con la messa che il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, celebrerà il 28 novembre alle ore 12 nel duomo di Verona. Telepace trasmetterà in diretta i momenti clou della manifestazione, che vedrà avvicendarsi sul palco numerosi relatori, provenienti da diversi comparti.
Tra questi ci sarà anche il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei; il cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena; Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali; Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, un gruppo di sindaci. Si parlerà di fratellanza e di nuovi modelli di sviluppo nel campo della scuola, della sanità, delle imprese, delle amministrazioni locali. Così si arriverà fino al 28 novembre alle ore 11.00, quando in calendario ci sono le conclusioni affidate al dialogo tra il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, e il presidente dell’APSA, monsignor Nunzio Galantino.