Francesco ai Sikh degli Emirati Arabi: il servizio disinteressato a poveri avvicina a Dio

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Il Papa riceve una delegazione riunita a Roma su iniziativa del Guru Nanak Darbar di Dubai e ringrazia per il servizio svolto in diversi Paesi che “pur lontani dalle terre di origine, sono diventati casa vostra”: “Servendo i bisognosi e i sofferenti, le vostre stesse vite sono state benedette ed arricchite”

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Papa Francesco accoglie con parole di gratitudine una delegazione di Sikh provenienti da diversi Paesi, radunati a Roma su iniziativa del Guru Nanak Darbar, di Dubai. Gratitudine per il servizio “ispirato alla fede” offerto in Paesi che – dice il Pontefice nel breve discorso – “pur lontani dalle vostre terre di origine, sono diventati casa vostra”.

Vite arricchite

“Tale sforzo testimonia il vostro impegno a vivere nella fede e a contribuire al bene della società, cercando di integrarvi e al tempo stesso di rimanere fedeli alla vostra specifica identità”, afferma il Papa.

Costruendo ponti tra le persone, e specialmente servendo i poveri, i bisognosi e i sofferenti, voi riconoscete i vari modi in cui le vostre stesse vite sono state benedette ed arricchite.

Fraternità, giustizia e pace

“Fede e servizio” sono “intimamente uniti”, rimarca il Papa. Cita la Sacra Scrittura dei Sikh Guru Granth Sahib per ricordare che “la via autentica per arrivare a Dio è nel servizio agli uomini nostri fratelli”.  

Il servizio disinteressato, reso particolarmente a chi tra noi è più piccolo e si trova alle periferie della società, oltre a renderci consapevoli della nostra piccolezza e insufficienza, ci avvicina a Dio.

Il Pontefice conclude con l’augurio di “essere una benedizione per tutti quelli che servite, promuovendo uno spirito di fraternità e di uguaglianza, di giustizia e di pace”.