Chiesa Cattolica – Italiana

Fondazione Magis, cento numeri della rivista missionaria

Federico Piana- Città del Vaticano

Gesuiti Missionari Italiani taglia il traguardo del centesimo numero. Nata ventotto anni fa, la Rivista trimestrale pubblicata dalla Fondazione Magis (Movimento e Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo) presenterà la sua centesima edizione in una conferenza che si svolgerà il 1 giugno prossimo nella Sala Marconi della Radio Vaticana. Questo compleanno è “un punto di arrivo che rappresenta anche un’occasione per continuare a raccontare il servizio missionario attraverso gli occhi degli operatori impegnati ogni giorno nel realizzare tanti progetti nel mondo”, scrivono i responsabili della Rivista.

Osservatorio internazionale

Gesuiti Missionari Italiani – spiega Antonio Landolfi, segretario generale della Fondazione Magis – vuole essere sopratutto un osservatorio sul contesto internazionale. Negli ultimi numeri abbiamo intrapreso un cammino sulle strade indicate dalla Compagnia di Gesù per essere alla sequela del Signore: in particolare, ci siamo interessati alla via del camminare insieme ai poveri e quella del collaborare alla cura della nostra casa comune”.

Ascolta l’intervista ad Antonio Landolfi

Le storie degli ultimi

L’attenzione della Rivista è rivolta sempre agli ultimi, ai fragili: siano essi bambini o anziani, racconta le loro storie, denuncia le loro necessità “Ad esempio – aggiunge Landolfi – sto pensando all’intervento assistenziale sanitario che il Magis sta facendo in India: si tratta di portare cure ai malati di lebbra, una malattia che rappresenta ancora uno stigma in quei luoghi. Ma nel giornale non mancano riflessioni anche sulla cultura, sull’educazione, sulla pace”.

Gli argomenti del numero 100

Gli argomenti dell’edizione numero 100, infatti, sono su questa lunghezza d’onda: si parla di sanità nel Ciad, in Burundi ed in India; di un progetto a sostegno dei giovani in Repubblica Centro Africana; di uno studio per la cura dei più fragili in Togo. Insomma,  al centro degli approfondimenti c’è sempre  l’amore.

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