Chiesa Cattolica – Italiana

Filippine: Festa del Nazareno in formato ridotto a causa della pandemia

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

Sarà in formato ridotto quest’anno la tradizionale Festa del Nazareno, l’annuale appuntamento che i fedeli filippini celebrano il 9 gennaio. A causa della pandemia e in linea con quanto disposto con le autorità – riporta l’agenzia dei vescovi Cbcpnews – non si terrà la “Traslacion”, la tradizionale processione con la statua del Nazareno Nero, che rappresenta Gesù, a grandezza naturale, piegato sotto il peso della Croce, a Manila, alla quale normalmente partecipano centinaia di migliaia di fedeli. Al suo posto ci saranno 15 Messe nella Basilica minore del Nazareno, nel quartiere di Quiapo, che custodisce la venerata statua, a ognuna delle quali saranno autorizzati a partecipare un massimo di 400 fedeli.

Alle 15 Messe in totale 6 mila persone

Questo permetterà di partecipare a un totale di 6 mila persone nel rispetto del distanziamento sociale. La prima Messa è prevista alle 4.30 del mattino e sarà presieduta da monsignor Broderick Pabillo, amministratore apostolico di Manila, mentre l’ultima, alle 10.15 di sera, sarà officiata dal rettore del santuario monsignor Hernando Coronel. Per evitare spostamenti e assembramenti saranno inoltre celebrate altre Messe nelle vicine chiese di santa Cruz, di San Sebastian e nella cappella della Nazarene Catholic School di Manila e copie dell’immagine saranno portate in diverse diocesi del Paese. Dallo scorso Natale l’originale è esposto sul balcone della chiesa di Quiapo per consentire ai fedeli di vederla ed è stata lanciata anche una speciale app.

Ogni anno in processione centinaia di migliaia di fedeli

Ogni anno sono centinaia di migliaia i devoti filippini che partecipano alla processione della statua annerita del Cristo sofferente, invocato per i suoi poteri miracolosi. Si tratta di uno degli eventi religiosi più importanti nel Paese.  La statua fu portata a Manila dal Messico dai frati dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti il 31 maggio 1606. Posto all’inizio nella chiesa di San Giovanni Battista, il Nazareno Nero fu trasferito nella chiesa di Quiapo nel 1787. La statua è sopravvissuta a numerosi disastri, come i grandi incendi che distrussero la chiesa nel 1791 e nel 1929 e i terremoti nel 1645 e nel 1863. La devozione suscitata dall’icona incontrò il favore della Santa Sede, che nel 1650, sotto il pontificato di Innocenzo X, istituì canonicamente la Confradia de Jesus Nazareno. Anche Pio VII, nel XIX secolo, volle onorare il Nazareno Nero concedendo l’indulgenza plenaria “a chi lo prega in maniera pia”. Nei secoli la sua aura miracolosa ne ha fatto uno dei simboli del popolo filippino.

La novena di preghiera iniziata il 31 dicembre

La festa del 9 gennaio è preceduta da una novena di preghiera. Essa è iniziata il 31 dicembre con Messe quotidiane nella chiesa di Quiapo presiedute da diversi vescovi. A presiedere la Messa odierna è stato monsignor Reynaldo Evangelista, vescovo di Imus, che ha ricordato ai fedeli che senza un’autentica attenzione verso gli altri e l’aiuto ai più bisognosi, la devozione Cristo è “falsa”: “L’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono inseparabili”,  ha detto il presule nell’omelia.

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