Esplosione nel Ghana, camion fa strage in una città mineraria

Vatican News

Paola Simonetti – Città del Vaticano 

Devastazione e morte nell’arco di pochi secondi. Questo ha prodotto ad Apiate, una zona punteggiata di miniere nella zona occidentale del Ghana l’esplosione di un camion che, secondo le prime informazioni, trasportava dinamite  proprio per conto di una compagnia mineraria. Almeno 17 le vittime, 59 i feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. 

Immediati i soccorsi

Al vaglio la dinamica dello spaventoso incidente che ha semidistrutto il centro urbano, anche se sembra che all’origine dell’esplosione ci sia lo scontro del camion con una motocicletta. Tutti gli ospedali della zona sono stati allertati, mentre è stato attivato un piano di evacuazione per garantire tempestivamente, ha dichiarato il governo, cure adeguate ai feriti più gravi nelle strutture mediche della capitale, Accra. Intanto, le autorità hanno fatto sapere che “per evitare una seconda esplosione, una squadra congiunta di polizia ed esperti di esplosioni dell’esercito è stata schierata per esaminare la situazione e mettere in atto tutte le misure di sicurezza”. Il presidente del Paese, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, in un tweet, parlando di incidente tragico e triste, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. 

Miniere e sfruttamento dei lavoratori

Il settore minerario del Ghana è stato protagonista già nel novembre scorso di un altro gravissimo incidente, nel contesto della proliferazione di luoghi di estrazione non autorizzati: dieci minatori illegali hanno perso la vita a seguito del crollo del profondo pozzo dove lavoravano nel comune di Prestea Huni Valley, anche in questo caso nella regione occidentale del Paese.  Si stima che in Ghana i lavoratori sfruttati nelle diffusissime “galamsey”, le miniere improvvisate, siano tra i 20.000 e i 50.000, impegnati principalmente nell’estrazione dell’oro di cui il sottosuolo del Paese è ricco. Un’attività che mette a rischio l’incolumità di chi vi opera, non solo  per la totale assenza di sistemi di sicurezza nel lavoro di estrazione, ma anche per l’utilizzo di sostanze chimiche altamente tossiche per umani e ambiente. Contro queste illegalità, il governo del Ghana nei mesi scorsi aveva avviato operazioni di controllo e rimozione delle attività non autorizzate, istituendo anche una task force di monitoraggio e valutazione delle operazioni di contrasto al lavoro nero di settore.