Don Mattia Ferrari: accogliere i migranti, esperienza che salva la società

Vatican News

Ieri a Roma un incontro sul tema dell’immigrazione ha proposto uno scambio di opinioni su 25 anni di politiche dedicate al fenomeno, tra razzismi e accoglienza. Impagliazzo: oggi si usa il paradigma dell’”invasione”, in realtà l’arrivo di stranieri in cerca di integrazione favorisce sviluppo economico, sociale e culturale

Un tessuto sociale fraterno salva gli esseri umani

Sulla stessa linea d’onda don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans, presente all’incontro, che parlando a margine con i media vaticani, ha ribadito che attualmente “siamo fondamentalmente prigionieri di una bugia che abbiamo interiorizzato”. “Il nostro Paese – ha osservato il sacerdote – è pieno di tante realtà, tanti, tanti Comuni che sono aperti veramente all’accoglienza, che non significa semplicemente dare un tetto a qualcuno ma significa stabilire relazioni, significa costruire relazioni con le persone in un’ottica appunto di vera fraternità”. Praticandola, ha proseguito, “il tessuto sociale diventa più fraterno e ne beneficiano non solamente le persone migranti accolte ma ne beneficiano tutti, perché quando ci muoviamo nell’orizzonte della fraternità ne veniamo tutti arricchiti”. Da qui, ha concluso, “dobbiamo ripartire per salvarci insieme”.