Detenuti, infermieri e rifugiati con Francesco nella Festa della Misericordia

Vatican News

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Il volto della Misericordia non è solo la Bolla d’indizione del Giubileo straordinario del 2016 – “Misericordiae Vultus” – ma anche lo sguardo di un detenuto che a Dio ha offerto il suo errore, di un infermiere che ha chiesto aiuto per salvare vite, di un disabile che vuole conforto nella difficoltà, di una famiglia che con la sua protezione arriva dall’Argentina in paese nuovo. Questi sono i volti che Francesco incrocerà nella Messa che celebrerà domenica, alle ore 10:30 nella Chiesa Santo Spirito in Sassia, in occasione della Domenica della Divina Misericordia.

Anche i Missionari della Misericordia

Tra loro anche dei giovani rifugiati provenienti da Siria, Nigeria ed Egitto, tra cui due persone egiziane appartenenti alla Chiesa copta e un volontario Caritas siriano della Chiesa cattolica sira. Il gruppo di detenuti e detenute arriva dal carcere di Regina Coeli, Rebibbia femminile e Casal del Marmo di Roma, saranno presenti alcune Suore Ospedaliere della Misericordia, una rappresentanza di infermieri dell’Ospedale di Santo Spirito in Sassia. Insieme al Papa – si legge in un comunicato del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione – concelebreranno diversi Missionari della Misericordia, in rappresentanza dei più di mille sacerdoti, istituiti durante il Giubileo straordinario, ai quali il Papa ha affidato un mandato particolare, legato alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione e alla predicazione del mistero della misericordia divina.

Le letture saranno proclamate da un seminarista, mentre il servizio liturgico verrà svolto da ragazzi provenienti da una parrocchia della periferia di Roma. Nel rispetto delle norme anti-Covid la presenza è limitata ad 80 persone. La Santa Messa sarà trasmessa sul portale di Vatican News (www.vaticannews.va), in streaming sul sito (www.divinamisericordia.it) e verrà resa fruibile alle persone sorde e ipoudenti attraverso la traduzione nella lingua dei segni LIS.