Covid-19, Comece: l’Unione Europea ascolti il grido dei poveri

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“Ascoltare il grido dei poveri nel contesto della pandemia Covid-19 e della sua ripresa” è la dichiarazione della Comece, Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea, che interviene sulla difficile situazione sociale generata dall’emergenza sanitaria. Nella nota si propongono alcune buone pratiche e raccomandazioni alle istituzioni su come rafforzare la lotta alla povertà in Europa, puntando a ridurre l’emarginazione e ad una maggiore inclusione integrale.

Un particolare focus viene fatto anche sull’attività della Chiesa cattolica, in tempo di pandemia, che non ha mancato di offrire il suo sostegno spirituale e materiale alle persone in povertà, rispondendo ai loro bisogni più urgenti. Nella nota ci sono esempi di “buone pratiche” messe in atto in diversi luoghi d’Europa attraverso varie istituzioni e con il sostegno di diverse reti Caritas e di partner nazionali, regionali o local.

Da qui le raccomandazioni della Commissione Affari Sociali della Comece che includono: a) il rafforzamento dell’assistenza materiale e alimentare nell’ambito dei finanziamenti dell’UE; b) una migliore misurazione della povertà che corrisponda alla realtà attuale; c) facilitare l’accesso ad alloggi economici e dignitosi; d) prevenire meglio il sovraindebitamento; e) promuovere un lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità e la solidarietà.

“Ogni riflessione e azione in materia di lotta alla povertà – afferma monsignor Hérouard – dovrebbe mirare a ridurre l’emarginazione e a rafforzare un’inclusione più integrale, cioè la partecipazione economica, sociale e politica”.