Chiesa Cattolica – Italiana

Corte europea e chiesa anglicana contro il “piano Rwanda”

Fausta Speranza – Città del Vaticano

E’ stato fermato il primo volo previsto ieri sera sulla base di una sospensiva accordata dalla Corte europea dei Diritti Umani di fronte a ricorsi dell’ultimo minuto. Sospensiva che invece i giudici britannici avevano negato fino agli ultimi appelli. Dopo giorni di prese di posizione da parte di  opposizioni politiche, ong, Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), di occhi puntati alla Corte di Londra e di manifestazioni,  il primo dei voli programmati sarebbe dovuto partire ieri sera con sette migranti e non più 30 come previsto nella lista iniziale dell’Home Office britannico.

La condanna della Chiesa anglicana

Intanto, è arrivato chiaro il pronunciamento della Chiesa anglicana. In una lettera aperta al Times, gli arcivescovi di Canterbury e di York, Justin Welby e Stephen Cottrell, hanno definito il cosiddetto piano Rwanda una scorciatoia “immorale” che “getta vergogna sulla Gran Bretagna”. “E’ una politica che dovrebbe farci vergognare come nazione”, una “vergogna” perché “la nostra eredità cristiana – scrivono – dovrebbe ispirarci a trattare i richiedenti asilo con compassione, equità e giustizia, come abbiamo fatto per secoli”.

Il governo britannico non cambia idea

Il governo britannico ha manifestato la propria determinazione a rimandare in Rwnda i migranti entrati illegalmente nel Regno Unito, nonostante la cancellazione, in tarda serata, del primo volo a seguito di ricorsi legali. “Non ci faremo scoraggiare dal fare la cosa giusta e dall’attuare i nostri piani per controllare le frontiere del nostro Paese”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Priti Patel, aggiungendo che il team legale del governo sta “rivedendo ogni decisione presa su questo volo e i preparativi per il prossimo volo stanno iniziando ora”. 

Il governo del Rwanda conferma gli impegni

Da Kigali il governo ha affermato di essere ancora impegnato ad accogliere i richiedenti asilo che dovrebbero essere inviati dal Regno Unito nonostante la cancellazione del volo che ieri avrebbe dovuto trasferire sette migranti. “Non siamo scoraggiati dagli ultimi sviluppi – ha detto la portavoce di Kigali, Yolande Makolo -. Il Rwanda resta fermamente impegnato per far sì che la collaborazione funzioni. Siamo pronti a ricevere i migranti quando arriveranno e ad offrire loro sicurezza e opportunità nel nostro Paese”.

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