Chiesa Cattolica – Italiana

Colombia, al via 34.ma Settimana della pace sul tema “La verità che possiamo”

Isabella Piro – Città del Vaticano

Si apre oggi, 5 settembre, in Colombia, la 34.ma edizione della “Settimana della pace”, promossa dalla Conferenza episcopale nazionale (Cec), quest’anno sul tema “La verità che possiamo”. Si tratta di “un grande momento per riunirsi come comunità – spiega Monsignor Héctor Fabio Henao Gaviria, direttore del Segretariato nazionale di Pastorale Sociale-Caritas Colombia – per parlare, ascoltare e dialogare su questioni comuni che hanno un impatto sulla costruzione della pace nel Paese”. “Stiamo riunendo molte istituzioni a tutti i livelli della società: il mondo accademico, le scuole, i quartieri, le parrocchie – aggiunge il religioso – per riflettere su che tipo di verità vogliamo, che tipo di verità può aiutarci oggi nel Paese per crescere nella solidarietà, nella riconciliazione e nella capacità di incontrarsi”.

Dalla Settimana l’invito a costruire la verità

Dal presule anche la sottolineatura del fatto che la verità ha “una forza molto grande” e “un enorme potere di guarigione”. Nel ricordare, quindi, “il dolore di tante persone che storicamente hanno dovuto sopportare la sofferenza causata dalla violazione dei loro diritti”, monsignor Henao sottolinea come la Settimana per la pace, “inviti tutti i settori della società ad aprirsi alla verità e a costruirla collettivamente”. Il motto dell’edizione del 2021, d’altronde, va proprio in questa direzione, nel voler essere un richiamo a tutti i cittadini affinché assumano “un ruolo di primo piano nella costruzione di una cultura della pace e della verità”. Nata nel 1987, e quest’anno in programma fino al prossimo 12 settembre, la “Settimana per la pace” rappresenta lo sforzo congiunto di diversi organismi, tra cui la Pontificia Università Javeriana e la Rete per la pace. Numerose le attività che vengono promosse nell’arco di otto giorni, con l’obiettivo di “evidenziare il lavoro di tante persone e comunità che operano quotidianamente nei loro territori per la pace”. Per l’occasione, è stato creato un apposito hashtag #VerdadQuePodemos. 

Un Paese afflitto da violenza, povertà e Covid

“La Settimana per la Pace – si legge sul sito web dedicato all’iniziativa – è la risposta dei cittadini agli eventi che continuano a scuotere il Paese, dove si intrecciano le difficoltà generate dalla pandemia di Covid-19 e le sue deplorevoli conseguenze che colpiscono centinaia di migliaia di famiglie; dove si susseguono le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, con massacri, assassini, sfollamenti, confinamenti, sparizioni, reclutamento di minori; dove continuano le esplosioni sociali, iniziate nel settembre 2020 e che hanno preso forza il 28 aprile 2021 con l’innesco della riforma fiscale e dove si registrano l’impoverimento di milioni di persone, i gravi effetti sulla salute fisica e mentale, la fame, e gli alti livelli di corruzione, che colpiscono soprattutto i settori più poveri della popolazione”.

Alla ricerca di dialogo, solidarietà e riconciliazione

“Sono tutte situazioni – si sottolinea ancora – che affliggono soprattutto le nuove generazioni, che perdono ogni giorno la speranza di un presente e di un futuro migliore, e ci spingono come società a cercare il dialogo e la solidarietà, per riconciliarci con la vita, sia umana che di tutta la natura, in un modo ampio e inclusivo che ci porti sul cammino della verità e della giustizia, verso la pace integrale”.

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