Coinvolgere i giovani: la ricetta contro il cambiamento climatico

Vatican News

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

Quando si parla di giovani e della loro sensibilità, o impegno sul fronte ecologico, viene subito in mente Greta Thunberg, la ragazzina prodigio, bionda con gli occhi azzurri e il piglio dei leader, animata da un sano e convinto attivismo nei confronti dell’ambiente e in modo particolare del cambiamento climatico, che ha letteralmente piegato i grandi della Terra, scosso le loro coscienze, con le sue proteste simboliche diventate in poco tempo virali. Ma la 16enne svedese non è nota solo per aver passato ore e ore davanti al Parlamento del suo Paese per chiedere risposte concrete e urgenti per fermare il cambiamento climatico, anzi. Ha fatto sentire la sua voce, dall’eco potente, in molte sedi istituzionali e pronunnciato discorsi forti, come quello alla Cop 24 di Katowice in cui diceva, tra le altre cose, di aver imparato che “non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”. Greta ha senz’altro ispirato il mondo ma, come lei, tanti altri ragazzi, ad ogni latitudine, di diverso credo, razza, formazione, nutrono una forte preoccupazione per la sistematica “distruzione” del Pianeta che l’uomo, con scelte sbagliate e soluzioni e leggi altrettanto fallaci, sta operando ormai da tempo.

L’iniziativa: tematiche e obiettivi

Ecco perché Unicef Italia in partnership con IAIA Italia e con il patrocinio dell’Ambasciata britannica di Roma, ha deciso di organizzare l’evento online hackathon per promuovere e implementare ancora di più la partecipazione giovanile su queste tematiche, per dar voce ai ragazzi, parola e certezza di poter fare la differenza. Da questa mattina, fino a domani 21 settembre, con “q-HACK4.0: Climate Change and Youth Engagement” i giovani da tutta Italia, tra cui anche molti adolescenti, stanno lavorando insieme per individuare e proporre idee e strategie innovative alle problematiche ambientali, a partire dal proprio territorio di riferimento. L’evento fa parte della campagna “#All4Climate”, cioè “Tutti per il clima”, promossa dal Ministero della Transizione Ecologica italiano. Ad aprire i lavori, trasmessi anche in diretta streaming sul sito dell’agenzia Onu per la tutela dei minori, questa mattina, sono stati: Carmela Pace, presidente dell’UNICEF Italia; Jill Morris, ambasciatore britannico in Italia; Paolo Rozera, direttore generale Unicef Italia; Giuseppe Magro, presidente di IAIA, International Association for Impact Assessment. A moderare invece, Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, che ha anticipato come alcuni progetti elaborati e selezionati verranno presentati in uno speciale evento aperto al pubblico, che si svolgerà a Milano l’1 e il 2 ottobre, in concomitanza con “Youth for Climate: driving ambition” e la Pre-COP26.

La ricetta per arrivare a soluzioni concrete

“Il tema del cambiamento climatico riguarda tutti noi. Coinvolgere i giovani e promuovere la loro partecipazione attiva e concreta è la ricetta dell’UNICEF Italia per dare un contributo reale alla lotta al cambiamento climatico e l’hackathon, che si tiene oggi e domani, ne è prova” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia. “Questa manifestazione rientra tra le attività dell’iniziativa dell’UNICEF Italia #CambiamoAria, che ci vede impegnati in prima linea nella lotta al cambiamento climatico. Sono grata a IAIA Italia per la nostra partnership, fondamentale per tutto il lavoro del Comitato sui temi della sostenibilità e i cambiamenti climatici. Ringrazio l’Ambasciatore Jill Morris per la preziosa collaborazione e il Ministero della Transizione Ecologica per la sensibilità verso i più giovani e il loro futuro.”

Garantire un futuro alle giovani generazioni

“I giovani sono fra le prime vittime degli effetti devastanti dei cambiamenti climatici: è a loro che lasceremo questo pianeta e saranno loro a subire le conseguenze delle decisioni che prenderemo oggi. Per questo dobbiamo fare tutto quello che possiamo per cercare di contrastare la crisi climatica già in atto.” Ha commentato l’ambasciatore Jill Morris, per poi aggiungere “è necessario promuovere progetti come questo hackathon, che permettono ai giovani di sviluppare non solo le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro, ma anche di sviluppare capacità e know-how che li aiuteranno a promuovere progetti concreti che potranno rendere più sostenibili le nostre città”.

L’apporto delle nuove tecnologie

L’hackathon “q-HACK4.0: Climate Change and Youth Engagement” nasce con l’obiettivo di favorire l’empowerment e lo sviluppo delle competenze dei giovani sul tema del cambiamento climatico e dalla convinzione che i giovani, tutt’altro che “da divano”, come spesso vengono definiti, hanno molto da dire e tanta voglia di fare. Migliorando la capacità di utilizzare i dati e gli strumenti disponibili per discutere e pianificare strategie e progetti di sostenibilità, le nuove generazioni si trovano inoltre coinvolti in processi di elaborazione collaborativa, mirati ad identificare soluzioni per promuovere una crescita sostenibile e resiliente del loro territorio. I ragazzi e le ragazze che parteciperanno all’hackathon, coordinati dai volontari del gruppo Younicef, avranno modo di analizzare e valutare gli impatti del cambiamento climatico e dell’inquinamento ambientale delle loro città – attraverso la piattaforma multi-stakeholder q-City4.0 di IAIA Italia, partner dell’UNICEF Italia – e discutere dei cambiamenti climatici in una prospettiva quantitativa e qualitativa, supportati da modelli scientifici, mappe e strumenti per la pianificazione collaborativa e il coinvolgimento degli stakeholder.