Cinema, dialogo interreligioso e pace: torna l’Ecu Film fest

Vatican News

Presentata oggi al Senato italiano la terza edizione della rassegna di film, incontri ed esperienze per le scuole che si terrà a Maenza (Latina) dal 21 al 24 novembre, sul tema “Custodire la speranza in tempi di guerra”. Premio per la comunicazione di pace a Vatican News e a Roberto Cetera

Un altro momento della presentazione al Senato

Kolndrekaj: il dialogo tra i popoli, messaggio fondamentale

Gjon Kolndrekaj ideatore della rassegna, ha sottolineato che “insieme a mia moglie Tania Cammarota abbiamo creato tre anni fa questa iniziativa con il privilegio di condividere insieme a Religions for Peace, il Comune di Maenza e l’Associazione Passione di Cristo, il principio dell’uguaglianza tra i popoli. Andiamo avanti perché il dialogo tra i popoli è l’unico messaggio da condividere per una società multiculturale e pacifica”. Per Paolo Masini, presidente del comitato promotore “ Con l’Ecu Film Fest vogliamo  dare il nostro  piccolo contributo nella costruzione di un mondo di pace. Un terreno di incontro e di confronto che superando gli steccati, ci ricordi che nessuna religione porta con sé un messaggio di guerra e che quello che abitiamo è un mondo che ha una sola razza. Quella umana.”

Il programma dei film in rassegna

Il programma delle proiezioni prevede “Il grande dittatore di Charlie Chaplin”, che apre questo viaggio, con il suo potente monito contro l’odio e la guerra. Quindi “P.O.P. Peace of Peace”, il cartone animato scritto da otto studenti israeliani e otto palestinesi, aiutati da animatori italiani, con musiche di Noah e Rim Banna, e realizzato dall’Ufficio per la Pace a Gerusalemme del Comune di Roma nel 2004. Due bambini, in groppa a un cammello magico, attraversano i luoghi della guerra, trasformandoli in spazi di gioia e di pace. Una pellicola che indica come il vero conflitto è tra chi vuole la guerra e chi vuole la pace. Poi “I figli di Gjergj Kastrioti Skanderbeg” di Vranin Gecaj ci porta tra le comunità arbëreshë in Italia, che da cinquecento anni mantengono vive le loro radici e tradizioni. Un docu-film che celebra il valore della memoria, della cultura e della fede che resistono al tempo, come un ponte tra popoli e generazioni. E infine “Sarah e Saleem – laddove nulla è possibile”, del regista palestinese Muayad Alayan. Un racconto intimo di un amore proibito tra una donna israeliana e un uomo palestinese a Gerusalemme, che si fa metafora della difficile convivenza tra due popoli. Un richiamo alla necessità di vedere l’altro oltre le divisioni.

I corti dei giovani dello Youth Film Festival

Chiude la rassegna una selezione di cortometraggi, realizzati da giovani di oltre 60 paesi nel mondo per il Youth Film Festival-Salesiani di Don Bosco, il cui direttore artistico è don Harris Pakkam, in collaborazione con Ecu Film Fest.  Lo spazio dedicato ai giovani è inotre fitto di incontri, oltre alla Mostra dedicata ai 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, allestita in collaborazione con l’associazione Aire, sono in programma proiezione di cartoon, film e cortometraggi sul tema della pace.

Per la comunicazione premi a Vatican News e Cetera

Nel corso dell’Ecu Film Fest 2024, gli organizzatori premieranno alcune istituzioni e personalità. Il riconoscimento speciale della Palma Bianca 2024 dell’Associazione Assisi Pax International, di padre Polidoro, viene assegnato alla Croce Rossa Italiana in occasione dei 160 anni dall’istituzione. Per la comunicazione, viene premiato Vatican News, il portale multimediale della Santa Sede, per il suo impegno nel dare voce alle iniziative di dialogo, pace e solidarietà per i conflitti in corso, dall’Ucraina al Medio Oriente fino alle “guerre dimenticate”. Un riconoscimento per il costante, concreto, incessante impegno in una terra tormentata andrà a padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia francescana di Terra Santa. Verrà premiato anche Roberto Cetera, vaticanista dell’Osservatore Romano, inviato a Gerusalemme.  Inoltre, riconoscimenti andranno a Francis Kuria Kagerna, segretario generale di Religions for Peace; “Ditelo sui Tetti” il network per il dialogo con le Istituzioni a tutela della vita e della famiglia.

Riconoscimenti anche per due registi, un’ebrea e un buddista

Per la diplomazia sarà premiato Paul Emile Tsinga Ahuka, ambasciatore straordinario e rappresentante permanente della Repubblica Democratica del Congo presso la FAO, FIDA e PAM. Altri riconoscimenti andranno a Enzo Romeo, caporedattore-vaticanista del Tg2, il presidente dell’Unione coltivatori italiani Mario Serpillo e il presidente della Camera di Commercio Italo – Africa Alfredo Carmine Cestari. L’ambasciatore, con Serpillo e Cestari, sarà protagonista della tavola rotonda “Punti di pace: ruolo dell’Africa nello sviluppo del Mezzogiorno”. E infine riconoscimenti a due registi: Andree Ruth Shammah, attrice e regista teatrale, direttrice del Teatro Franco Parenti di Milano, un luogo in cui, grazie alla sua capacità, convivono mondo laico, cultura ebraica, religione cattolica e musulmana; ed Eros Puglielli, regista e sceneggiatore sia cinematografico sia televisivo, buddista, che ha al suo attivo numerosi cortometraggi di successo e film.  Le prestigiose “Chiavi della Città di Maenza”, infine, saranno consegnate dal sindaco Loreto Polidoro a Beppe Ghisolfi, banchiere e uomo della finanza internazionale e al direttore creativo della Maison Gattinoni Guillermo Mariotto.