Cibo e ambiente: l’urgenza e le idee dei giovani per un cambiamento di sistema

Vatican News

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Saranno i giovani i protagonisti dell’evento promosso per questa sera dalla Commissione vaticana Covid-19 e dal movimento internazionale di giovani economisti ispirato dal Papa, “The Economy of Francesco” nel contesto del pre-vertice Onu sui Sistemi Alimentari in corso a Roma. Due le sessioni moderate da Lucia Capuzzi, giornalista del quotidiano Avvenire, e da padre Augusto Zampini, segretario aggiunto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e coordinatore della Commissione Vaticana Covid-19 istituita da Papa Francesco presso lo stesso dicastero, durante le quali 6 giovani relatori, di diversi Paesi, condivideranno la loro esperienza riguardo alla catena di approvvigionamento del cibo e ai modi innovativi in cui si stanno impegnando per trasformare gli attuali sistemi alimentari.

Tutti possiamo fare qualcosa per cambiare

Ciascuno ha un ruolo da svolgere nella trasformazione dei sistemi alimentari a favore delle persone e del pianeta, e “tutti noi possiamo cooperare per la cura del creato, ciascuno secondo la propria cultura, esperienza, coinvolgimento e talento”, si legge nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. “Cibo per tutti”, “Lavoro per tutti” e “Salute per tutti”, sono i tre obiettivi che la Commissione si è data per il 2021, mentre si lavora per “preparare il futuro”, come scrive ancora il Papa, e per realizzare sistemi che diano priorità alle persone e alla nostra casa comune. In vista del pre-vertice  la Segreteria di Stato e la Missione Permanente della Santa Sede presso la FAO, l’IFAD e il WFP, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e la Commissione Vaticana Covid-19, nel maggio 2021 hanno ospitato tre webinar sugli stessi temi per contribuire al Food Systems Summit delle Nazioni Unite (UNFSS). Nel corso della serata di oggi sarà presentato un video prodotto dal Dicastero e dalla Commissione Vaticana intitolato “Cibo per tutti: un Appello morale”, che presenta i messaggi principali di quei seminari.

La sensibilità dei giovani e l’urgenza di azioni concrete

“Le persone e il pianeta: i giovani danno senso e azione alla giustizia alimentare”, il tema scelto per l’evento che si terrà online sulla piattaforma Zoom e che sarà trasmesso sul canale Youtube del Dicastero vaticano in diretta streaming. A coordinare la serata la giovane argentina, Josefina Mas, collaboratrice della Commissione vaticana Covid-19 che abbiamo intervistato:

Ascolta l’intervista a Josefina Mas

Josefina, saranno i giovani a raccontarsi nella sessione di questa sera. Ma perché le nuove generazioni hanno un ruolo importante in questo processo di cambiamento?

Secondo me, il contributo dei giovani oggi è che stiamo portando una nuova prospettiva, una nuova intuizione e un nuovo senso d’urgenza, perché il nostro mondo è molto diverso da quello ereditato dai nostri genitori. Ai loro tempi il cambiamento climatico non era considerato un problema e non si era così consapevoli delle disuguaglianze, ma oggi è il nostro futuro che è stato messo in gioco e per questo i giovani oggi sono così motivati ad agire. E questo, secondo me, comporta una nuova energia alla discussione su questi temi e un nuovo senso di urgenza che può finalmente portare all’azione.

Durante la sessione di questa sera sei giovani racconteranno il loro lavoro per la trasformazione dei sistemi alimentari, puoi dirci in sintesi che cosa diranno tutti?

Certo: stasera avremo un gruppo di giovani da diverse parti del mondo, dall’Italia alla Nigeria, dal Camerun alla Polonia e al Messico che rappresentano diversi gruppi comprese le comunità indigene. Nella prima sessione parleranno della loro concezione dei sistemi alimentari oggi e di come questi hanno impattato sulle loro vite e sulla loro gente e specialmente cosa è cambiato dopo il Covid. Poi, nella seconda parte, mostreranno come si vive un reale impegno per la trasformazione dei sistemi alimentari, con esempi specifici di ciò che i giovani stanno facendo oggi in tutto il mondo per portare avanti questo cambiamento e noi speriamo che tutti voi vi sentiate ispirati ad unirvi e ad essere parte di questo cambiamento.  

Sono giovani impegnati nell’agricoltura?

Sì, alcuni lavorano nel settore agricolo ma rappresentano ogni fase della catena alimentare: ci sono agricoltori che si impegnano nella produzione della terra e stanno esplorando nuove maniere di produrre e questo comporta anche cambiamenti lungo tutto il processo. Poi abbiamo rappresentanti dei consumatori, insomma persone normali…

Ecco: le persone e il pianeta. C’è nei giovani la consapevolezza che tutto nel nostro mondo è connesso, economia, ecologia, giustizia, diritti umani….

Sì, secondo me la mia generazione è molto concentrata su una prospettiva di sistema, vediamo i problemi come più che meramente economici o politici o comunque isolati, riconosciamo le interconnessioni in tutti i nostri problemi sociali, per esempio se parliamo della crisi climatica vediamo che nasce da un sistema economico che non è equo, non è sostenibile e che è perpetuata anche da un sistema politico che non ha agito come noi vorremmo e che poi produce tantissime disuguaglianze, sia ingiustizie sociali sia ambientali, e ci rendiamo conto che se non cambiamo i sistemi che mantengono questi problemi, il futuro non sarà molto luminoso per tutti noi.

Qual è l’obiettivo dell’evento di questa sera? Quale la proposta che i giovani vogliono lanciare?

L’evento di questa sera dimostrerà che ciascuno di noi ha una responsabilità morale nel cambiare i sistemi alimentari per il pianeta e per le persone. Dirà che, nonostante la gravità della crisi alimentare, tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere in questo cambiamento e che tutto dipende delle scelte che facciamo giorno per giorno. Che ognuno di noi ha diversi ruoli, secondo le nostre proprie capacità, ma che tutti possiamo fare qualcosa e che se lavoriamo insieme possiamo fare cose impensabili. L’evento di oggi è stato organizzato insieme a “The Economy of Francesco” ed è stato veramente un privilegio lavorare insieme con loro perchè abbiamo visto come le nostre energie, unendoci, si sono potenziate. Allora, il cammino è stato veramente bellissimo e speriamo che anche il risultato sia altrettanto buono.