Anna Poce – Città del Vaticano
Per il secondo anno consecutivo, a causa della diffusione della pandemia di Covid-19 nel Paese, non potranno svolgersi come in passato le consuete processioni e il pellegrinaggio al Santuario di Cotoca, a Santa Cruz de la Sierra, per la festa dell’Immacolata Concezione di Cotoca. Si devono infatti evitare assembramenti, possibili contagi e una recrudescenza della pandemia. Nelle chiese, la capienza consentita non potrà essere superiore al 50%. Le celebrazioni e la preghiera della novena, che ha avuto inizio lunedì scorso, potranno essere seguite attraverso i canali social del Santuario e tramite le diverse piattaforme di parrocchie e vicariati dell’arcidiocesi.
“Mano nella mano con Maria verso riconciliazione e pace”
“Ancora una volta non potremo celebrare come negli anni passati la festa di Nostra Signora di Cotoca”, ha dichiarato monsignor Gualberti. Il presule – si legge sul sito web dell’episcopato – ha invitato i fedeli a partecipare alla ricorrenza il più possibile e a visitare comunque nei prossimi giorni il Santuario, custodito dai Frati Domenicani, appartenenti all’ordine dei Predicatori. Spiegando il motto di quest’anno “Camminiamo mano nella mano con Maria verso la riconciliazione e la pace”, l’arcivescovo ha sottolineato che la Vergine ci invita a riconciliarci e ad essere operatori di pace. Tuttavia, “per lavorare a favore della pace, dobbiamo essere persone che cercano la riconciliazione e sanno perdonare”. “Persone – ha affermato – che si siedono per dialogare e non ricorrono alla violenza, questa è l’unica maniera”. “Facciamo in modo – ha concluso – che diventi una realtà in ogni casa, in ogni famiglia e in tutto il nostro Paese affinché tutti i boliviani possano vivere in pace”.
La Vergine di Cotoca
Alla fine del XVIII secolo tre contadini, accusati di un omicidio che non avevano commesso, si rifugiarono nella località di Chiquitos, nel dipartimento di Santa Cruz. Dopo una lunga camminata, i fuggitivi decisero di riposare vicino alle montagne di Asusaquí. Il freddo della notte e la pioggia li costrinsero ad uscire dal rifugio e a cercare della legna da ardere. In quella ricerca, i tre si imbatterono in un tronco, che quando fu colpito con l’ascia suonò vuoto. Lì gli uomini scoprirono un volto che li guardava. Era l’immagine dell’Immacolata Concezione di Maria. Emozionati, i contadini tornarono indietro, a casa, per mostrare quello che avevano trovato. Presto la miracolosa scoperta si diffuse tra i fedeli, che iniziarono a venerare l’immagine dell’amata “Mamita”. Qualche tempo dopo, a Cotoca, fu costruita la prima cappella dedicata alla Vergine, benedetta il 15 dicembre 1799. Nel corso degli anni, Nostra Signora di Cotoca è diventata patrona del dipartimento di Santa Cruz. Ogni anno, in questo periodo, migliaia di pellegrini inondano le strade di Cotoca e vengono a venerare la sua immagine, a rinnovare le loro promesse di fede e a renderLe grazie.