Athletica Vaticana, pedalando per una disabilità senza limiti

Vatican News

di Giampaolo Mattei

Stamani ci sono anche i ciclisti di Athletica Vaticana-Vatican Cycling a pedalare tra Spoleto e Assisi, tappa dell’entusiasmante “Giro d’Italia” chiamato “Obiettivo Tricolore”: la grande staffetta paralimpica “Obiettivo Tricolore” ideata da Alex Zanardi nel 2020, con la sua associazione Obiettivo 3, come simbolo di ripartenza dopo il lockdown, per uno sport inclusivo e capace di essere “motore” di riscatto.

Per Athletica Vaticana, tra Spoleto e Assisi stanno pedalando Emiliano Morbidelli, Massimiliano Coluccio e Simone Ciocchetti. Accanto a Tiziano Monti, campione paralimpico con la sua Handbike.

L’arrivo sarà nel significativo e suggestivo scenario della Basilica di San Francesco. E non si può non ricordare Gino Bartali, “patrono” di Athletica Vaticana-Vatican Cycling, che durante la seconda guerra mondiale faceva su e giù Firenze-Assisi per portare documenti che mettessero in salvo gli ebrei perseguitati.

 

Per il terzo anno consecutivo Athletica Vaticana partecipa a questo “Giro d’Italia” così significativo, sempre con Tiziano Monti. Nella prima edizione i “ciclisti del Papa” raccolsero il testimone caduto a Zanardi nel terribile incidente del 19 giugno 2020 e lo portarono nella tappa successiva sempre con Tiziano Monti che ha avuto modo di raccontare a Francesco la sua esperienza umana e sportiva. Donandogli anche la maglia della staffetta.  “Dopo l’incidente stradale- ha raccontato l’atleta – è stato proprio un incontro fortuito nel 2019 con Alex Zanardi, nell’ascensore del Centro protesi di Budrio, a farmi voltare completamente pagina e a costruirmi una nuova vita grazie allo sport”.

E’ una staffetta “capovolta”, che si sta percorrendo dalla Puglia alle Alpi, risalendo la dorsale adriatica. Dal 5 al 26 giugno, protagonisti sono 65 atleti paralimpici, “arruolati” dallo stesso Zanardi nel suo progetto di avviamento allo sport per persone con disabilità “Obiettivo3”. Gli atleti si stanno passando di mano il testimone in un viaggio di tre settimane da Santa Maria di Leuca (teatro d’arrivo dell’edizione 2020) a Cortina d’Ampezzo, sede dei Giochi Invernali Olimpici e Paralimpici 2026 assieme a Milano.

Un “Giro d’Italia” paralimpico di oltre 2.000 chilometri, che sta vedendo gli atleti attraversare Puglia, Molise, Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia-Romagna, Veneto e Trentino-Alto Adige, in sella a handbike, biciclette e carrozzine, per dimostrare che le disabilità fisiche e mentali non sono un limite, ma una diversa opportunità di vita e soprattutto che è “vietato arrendersi” di fronte alle difficoltà.

La staffetta è partita, quindi, dal “Tacco d’Italia” per toccare anche “luoghi spirituali” come Assisi e San Giovanni Rotondo. Sabato 18 giugno il passaggio simbolico dalla città natale di Alex Zanardi: Castel Maggiore (Bologna), per un abbraccio.