Chiesa Cattolica – Italiana

Assunzione, Grasso: “In Oriente i primi indizi della festa”

Federico Piana- Città del Vaticano

Nel giorno della Solennità dell’Assunzione di Maria al Cielo, il cui dogma insegna che la Madre Di Dio è salita in paradiso in anima e corpo dopo la sua vita terrena, il mariologo Antonino Grasso, docente all’Istituto di Scienze Religiose ‘San Luca di Catania’ e socio corrispondente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, spiega i dettagli di una festa molto antica, le cui origini non sono state ancora completamente chiarite: “I primi indizi di una festa della dormizione di Maria li troviamo in Oriente tra il 550 ed il 570, come risulta dalla narrazione dei pellegrini che hanno visitato Gerusalemme in quegli anni. Poco dopo, verso il 600, un editto dell’imperatore Maurizio estende la festa in tutto l’impero fissandola al 15 di agosto”.

Ascolta l’intervista a Antonino Grasso

Nel VI secolo in Gallia

E’ nel sesto secolo che in Occidente appaiono i primi segni di una festa in memoria della Vergine. “Questi segni – afferma il professor Grasso- sono presenti in Gallia dove la festa viene celebrata il 18 gennaio con il titolo di Depositio Sanctae Mariae. A Roma, la celebrazione viene introdotta nel settimo secolo insieme alle altre feste mariane della Purificazione, dell’Annunciazione e della Natività”.

Da Roma a tutto l’Occidente

Il mariologo Grasso racconta che poi, la festa, da Roma, si è estesa rapidamente a tutto l’Occidente: “Accadde nell’ottavo e nel nono secolo. Le origini e lo sviluppo della festa, come anche l’esame accurato delle testimonianze liturgiche, manifestano lo sviluppo della dottrina dell’Assunzione. Al principio, l’oggetto del culto era il transitus, cioè il passaggio alla vita celeste di Maria, mentre successivamente diviene l’Assunzione che non è una dottrina isolata nel quinto secolo, ma fa parte di tutto un movimento dottrinale che precisa, poco a poco, i privilegi della Madre di Dio nell’economia della redenzione, la sua santità perfetta e la sua posizione unica accanto al Figlio”.

Definizione dogmatica nel 1950

La definizione dogmatica arriva il 1° novembre dell’Anno Santo 1950 con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus di papa Pio XII. “La definizione – entra nel merito il professore- riguarda soltanto lo stato glorioso della Vergine e non dice nulla circa il modo in cui Ella arrivò in Cielo: se passando attraverso la morte e la resurrezione, oppure no. La gloria celeste di cui si parla è lo stato di beatitudine nel quale si trova attualmente l’umanità santissima di Gesù Cristo e al quale giungeranno tutti gli eletti alla fine del mondo. Il privilegio concesso a Maria, dunque, consiste nell’anticipata glorificazione integrale del suo essere-anima e corpo- a somiglianza del Figlio”.

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