A Palazzo San Calisto seminario organizzato dalle ambasciate di Bolivia, Cuba e Venezuela presso la Santa Sede. In un messaggio Francesco rilancia l’appello per il Sud del mondo, invitando a tessere legami “con tutto ciò che è il Creato”. Prevost: promuovere “reciprocità” e non “dominio” dell’uomo sulla natura. Turkson: si crea troppo e si condivide poco. Paglia: convivere nella diversità. Ruffini: necessario un racconto potente ed efficace della questione ambientale
L’intervento di María Paz Jurado
In Venezuela giovani educano alla sostenibilità
Al ritorno dalla seconda pausa, Josué Alejandro Lorca Vega, ministro del Potere popolare per l’ecosocialismo del Venezuela ha illustrato il concetto per cui si batte, un “modello alternativo di azione che combina i principi della società con la coscienza ecologica”. L’ecosocialismo aspira ad una società in cui l’umanità “e la sostenibilità ambientale vanno a braccetto”. Esso si concretizza in politiche pubbliche, alla stregua della Laudato si’, che stanno riscuotendo successo in Venezuela. “Ci stiamo avvicinando ai giovani con un programma di sensibilizzazione”, ha spiegato il ministro. “Tutti i weekend, centinaia e centinaia di loro, dopo avere imparato i principi della sostenibilità ambientale, escono e bussano di casa in casa per parlare della crisi climatica ai cittadini”. Un intervento che vuole insegnare alle nuove generazioni a “pulire la casa che noi stessi abbiamo sporcato”, e che ha già generato interesse in diversi Paesi dell’Africa
La risposta ancora insufficiente della Cop29
La cooperazione internazionale nell’ambito dei cambiamenti climatici, è stata presa in esame da Pedro Luis Pedroso Cuesta, vicedirettore generale per gli Affari multilaterali e legge internazionale presso il Ministero degli Affari esteri di Cuba. L’urgenza di creare “strumenti giuridicamente vincolanti” per affrontare la crisi ambientale è sintomo delle preoccupazioni “dell’agenda multilaterale globale”. Una risposta che resta “frammentata” ed insufficiente, come dimostrato dall’ultima Cop29, dove non è stato raggiunto un “traguardo finanziario” per sostenere i Paesi in via di sviluppo. Pedroso Cuesta ha denunciato l’”egoismo” di coloro che, pur responsabili della crisi, assumono impegni che poi non rispettano, continuando a privilegiare “reddito e individualismo”. Ha concluso citando una frase dei rivoluzionari cubani: “Domani sarà già troppo tardi per affrontare quello che avremmo dovuto fare tanto tempo fa”, applicandola all’urgenza di agire contro la crisi climatica.
Promuovere “l’ecologia integrale”
Alfredo Luciani, presidente dell’Associazione Internazionale Carità Politica, ha preso brevemente la parola, affermando come di fronte alla crisi ecologica e climatica, Papa Francesco abbia promosso un paradigma di ecologia “integrale”. Essa vede il Creato non come una “macchina da sfruttare” e rappresenta l’essenza della Laudato si’ e la “conversione ecologica” incoraggiata da Francesco.