Abusi sui minori, firmato un protocollo d’intesa tra Sant’Egidio e Polizia di Stato

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La tutela dei più piccoli e la prevenzione dei rischi online sono al centro dell’accordo siglato a Roma tra la Comunità e le Forze dell’ordine. Un passo ulteriore per sancire la fattiva sinergia tra società civile, impegno dei movimenti ecclesiali, istituzioni

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È stato siglato il 20 febbraio a Roma il protocollo tra la Polizia di Stato e la Comunità di Sant’Egidio per la tutela dei minori e la prevenzione dei rischi online.

Per un uso sicuro delle tecnologie digitali

L’accordo, firmato dal capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Lamberto Giannini, e dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione e di contrasto alle violenze a danno dei minori in rete attraverso la stipula di accordi con organizzazioni istituzionali ed enti della società civile. Il protocollo favorirà campagne di sensibilizzazione per un uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali e iniziative congiunte per l’individuazione delle vittime di eventuali abusi.

Fattiva collaborazione tra istituzioni e società civile

Si tratta di un ulteriore tassello all’impegno della Comunità di Sant’Egidio che da anni sviluppa programmi e servizi per migliorare la vita di bambini e adolescenti, agendo in diversi ambiti, tra cui la scolarizzazione e l’educazione alla pace, specie in contesti familiari e sociali vulnerabili.

L’accordo fa leva sulla constatazione che è di estrema importanza il supporto della Polizia di Stato, in particolare del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che da tempo si occupa di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile, monitorando i siti che diffondono materiale concernente lo sfruttamento sessuale dei minori attraverso la rete internet.

“Questo protocollo rappresenta una tappa significativa nel processo di costruzione di una fattiva collaborazione tra le istituzioni e la società civile – si legge sul sito della Comunità – come auspicato anche dalle direttive internazionali: una cooperazione che, in considerazione delle insidie delle minacce informatiche e del loro rapido mutamento, accrescerà gli strumenti per contrastare efficacemente i reati online e sensibilizzare le giovani generazioni a un corretto utilizzo della rete”.