Chiesa Cattolica – Italiana

A Papa Francesco il premio “Valore Coraggio” come missionario di pace

Michele Raviart – Città del Vaticano

Un riconoscimento a Papa Francesco “per il suo operato di missionario di pace con la ricerca, senza soluzione di continuità, di intesa e fraternità tra i popoli” sarà annunciato questo pomeriggio nella sala della protomoteca del Campidoglio. Il Pontefice è infatti il primo dei vincitori del premio “Valore Coraggio”, promosso dalla Fondazione Italia Sostenibile con il patrocinio del Comune di Roma e dell’Unesco. Un premio, spiega Riccardo Marini, consigliere d’amministrazione di Italia Sostenibile, intervenuto questa mattina a Radio Vaticana con Voi, dedicato “a tutte le forme del coraggio che non necessariamente si manifestano in gesti eclatanti o grandi azioni sotto gli occhi di tutti”, e che va a guardare “ a chi ha il coraggio di essere se stesso, di chi vuol far rispettare le proprie idee e quelle altrui. Per chi si espone o resta nell’ombra per far emergere il valore delle azioni a discapito del proprio ego sia nella vita privata sia in quella professionale”.

Ascolta l’intervento di Riccardo Marini a Radio Vaticana con Voi

I ringraziamenti del Papa

La scelta di Papa Francesco, che ha già ricevuto il premio in Vaticano e in una lettera di risposta ha ringraziato vivamente “per il gesto, per la sensibilità e per le espressioni di affetto” vuole riconoscere quello che, nelle parole di Marini, è “un messaggio estremamente importante e perfettamente in linea con quello che è il nostro obiettivo”. “Assolutamente”, ribadisce, “non potevamo scegliere una figura più autorevole e che meglio potesse incarnare lo spirito del nostro premio. È per noi un elemento di forte emozione poter aver avuto l’occasione di premiare Papa Francesco e di aver visto che lui ha accolto il nostro premio”.

Gli altri premiati

Tra gli altri premiati, in quella che è la prima edizione internazionale del premio dopo un anno di prova, l’ambasciatore italiano a Kiev Pierfrancesco Zazo, ultimo tra quelli dei Paesi del G7 a lasciare Kyev, mettendo in salvo un centinaio di connazionali e tra i primi a riportare l’ambasciata nella capitale e l’attivista iraniana Gohar Eshgi, che dieci anni fa perse suo figlio blogger e tra le prime a protestare contro le autorità e in prima linea nelle manifestazioni contro l’obbligo del velo per le donne. Riconoscimenti anche per il giornalista italiano ferito a Kherson Mattia Sorbi e al presidente del parco dei Nebrodi in Sicilia Giuseppe Antoci, “che si è battuto contro la mafia nell’agricoltura subendo attentati e minacce e ha ispirato la legge contro le truffe sui fondi europei”.

Gli eroi della vita quotidiana

Riconoscimenti anche a Michele Paniconi e Leonardo Ranalli, “sindaci dell’area del sisma nell’Italia centrale, che insieme ad altri colleghi ad imprese e cittadini hanno creato una rete di Comunità di energia rinnovabile” e a “eroi della vita quotidiana come Martina Nonni e Paolo Cetorelli rispettivamente cassiera e titolare di supermercato per la dedizione e solidarietà durante la pandemia”. “Sono ‘coraggi’”, spiega ancora Marini, “che non vengono raccontati, non escono sui giornali, ma sono comunque meritevoli, piccole gocce nell’oceano che alla fine fanno la differenza. L’obiettivo di tutti che alla fine porta al risultato e un cambiamento nel mondo”.

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