Chiesa Cattolica – Italiana

11 marzo,al via l’azione interreligiosa e globale per il clima

Isabella Piro – Città del Vaticano

“Chiedere una leadership climatica, guidata dalla compassione, dall’amore e dalla giustizia”: con questo obiettivo, la rete globale interreligiosa “Green Faith International” ha indetto per oggi, 11 marzo, alle ore 11.00, un’azione comune per il clima. In tal modo, nei luoghi di culto e nelle case di tutto il mondo, persone di diverse fedi e tradizioni spirituali si uniranno virtualmente in preghiera ed osserveranno alcuni minuti di silenzio per la salvaguardia del Creato. “I nostri cuori sono colmi di preoccupazione nel vedere milioni di comunità, tra le più vulnerabili del mondo, colpite dall’aumento delle temperature e del livello del mare, dagli incendi boschivi, dalla siccità e da violente tempeste – si legge nel comunicato di indizione dell’evento – Il nostro imperativo morale non potrebbe, quindi, essere più chiaro di così: le persone di fede devono far sentire la loro voce e mobilitarsi”.

L’appello e la preghiera

La data e l’ora prescelta per l’iniziativa non è casuale: gli organizzatori, infatti, vogliono simboleggiare che “siamo giunti all’undicesima ora, l’ultima prima della fine” e che quindi “non c’è più tempo per rimandare o trovare scuse per non agire. Sono necessarie misure forti, rapide e complete per limitare in modo efficace gli effetti del riscaldamento globale”. Ad essere chiamata in causa, in particolare, è la Cop26, la “Conferenza delle parti” delle Nazioni Unite dedicata ai cambiamenti climatici, in programma a Glasgow, nel Regno Unito, dall’1 al 12 novembre prossimi. L’auspicio, spiega “Green Faith”, è che da tale congresso possano emergere decisioni concrete “per garantire il 100 per cento di energia rinnovabile per tutti; prevedere la fine dei combustibili fossili, dell’agricoltura industriale e della deforestazione, e per creare milioni di lavori ecologici con salari decenti”.

Oltre alla preghiera, si può aderire all’iniziativa odierna firmando la dichiarazione “Umanità sacra, Terra Sacra”, diffusa dagli organizzatori, e che mira alla promozione di un’ecologia integrale, inseparabile dal rispetto della dignità umana e del bene comune. Oppure ci si può scattare un selfie all’aperto, sempre alle ore 11.00, che contenga un messaggio con cui si esortano per le autorità di tutto il mondo a intraprendere azioni decisive per salvare il clima, la Terra e i suoi abitanti. La foto andrà poi condivisa sui sociali network con gli hashtag #Faiths4Climate e #SacredPeopleSacredEarth.

Le iniziative diverse nel mondo

Numerosi i partecipanti all’iniziativa che hanno in programma momenti specifici: in Belgio, ad esempio, alcune parrocchie cattoliche hanno invitato ai fedeli a digiunare, ridurre il consumo dell’acqua e sospendere l’uso dell’automobile per limitare l’inquinamento. In Svizzera, invece, la Chiesa protestante di Ginevra suonerà le campane dei suoi luoghi di culto per richiamare l’attenzione dei credenti, mentre a Bouxwiller, in Alsazia, i luterani sono esortati a cucinare un pasto con soli ingredienti di stagione e a km zero, così da calcolare il proprio impatto ecologico sull’intero ecosistema. Iniziative simili si sono svolte in Australia, che con il suo fuso orario sta per giungere alla conclusione della giornata che ha visto un sit-in davanti al Parlamento  per chiedere al governo di impegnarsi a raggiungere l’obiettivo “emissioni zero” entro il 2030.

In Minnesota, negli Stati Uniti, invece, oltre 200 membri del clero e persone di fede si mobiliteranno presso il fiume Mississippi, per invitare il presidente Biden a rifiutare i progetti di combustibili fossili. Anche in Africa sono in programma diversi eventi: ad esempio, a Nairobi, in Kenya, un gruppo di giovani appartenenti a diverse religioni pianterà mille alberi e chiederà pubblicamente al Ministero nazionale dell’Energia di porre fine all’esplorazione di combustibili fossili. Infine, a Santiago del Cile, le chiese cattoliche e protestanti, insieme a templi baha’i e buddisti, suoneranno le loro campane chiedendo al loro governo di porre fine alla repressione delle proteste climatiche e ambientali.

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti